“Ora per un minuto proviamo a non pensare ad un elefante rosa.” (Lakoff)

Questo esercizio è un esempio celebre di un ordine al quale il destinatario del messaggio disobbedisce involontariamente non appena lo riceve, perché è impossibile non raffigurarsi un elefante rosa nel momento in cui viene evocato dalle parole, anche se quest’ultime contengono l’esplicita ingiunzione a non farlo. Le parole possono evocare immagini mentali esattamente opposte a quelle programmate dalla struttura grammaticale nella quale sono incasellate.
Se siamo ossessionati da pensieri negativi, dunque, la soluzione non è certo cercare di non pensarci…